Un cadavere su un letto. Tra le mani stringe un fascio di fogli e un nastro di 120 minuti. I fogli sono scritti dalla "Miracolosa", una donna del barrio Santa Fe di Città del Messico, cui basta sognare i problemi altrui per risolverli. Sui fogli scorrono le riflessioni della donna sul proprio dono. Segue la trascrizione del nastro registrato. A narrare è un investigatore privato, incaricato di indagare sulla Miracolosa dopo che questa ha ringiovanito un vecchietto, all'apparenza inoffensivo, in realtà boss di un potente sindacato. L'investigatore ha un atteggiamento freddo e distaccato, fino a che incontra la Miracolosa e si innamora di lei. A questo punto cominciano i guai e la vicenda si tinge di nero.