Enciclopedia de la Literatura en México

Il complotto mongolo

Città del Messico, anni ’60. La differenza tra poliziotto e sicario non esiste quando si tratta di uomini come Filiberto García; ed è proprio di lui che le alte cariche del governo messicano intendono servirsi per sventare un complotto internazionale. I tempi stringono e il presidente degli Stati Uniti rischia di essere ucciso. Filiberto ha quarantotto ore per svolgere le indagini secondo i propri metodi poco ortodossi. Il complotto – che coinvolge FBI, KGB, militari e politici messicani – le trasforma in quarantotto ore di sangue. Le piste da seguire si accavallano e si confondono tra oscuri caffè cinesi, fumerie d’oppio, donne misteriose e agenti segreti. L’unico modo per portare a termine la missione è la legge della giungla: uccidi prima di essere ucciso. E Filiberto non perde mai l’occasione di essere il primo. Ma anche l’armatura di quest’uomo disilluso e tutto d’un pezzo può essere scalfita quando il suo destino s’incrocia con quello della giovane e bella Martita. Capostipite del noir messicano, questo romanzo è anche un’analisi disillusa della realtà postrivoluzionaria del Messico e della corruzione delle sue istituzioni.

* Esta contraportada corresponde a la edición de 2011. La Enciclopedia de la literatura en México no se hace responsable de los contenidos y puntos de vista vertidos en ella.